Perché andare dallo psicologo?

Rivolgersi ad uno psicologo significa primariamente prendersi cura di se stessi e dare importanza al proprio benessere. Non la dimostrazione delle proprie incapacità o delle fragilità. Può capitare di provare sentimenti in cui ci si senta ingabbiati o trovarsi in situazioni nelle quali prevalgano comportamenti e pensieri automatici capaci di interferire negativamente con la nostra serenità e di impedire alle nostre aspirazioni di vita di realizzarsi.

Quanto dura una psicoterapia?

Non esiste una durata “giusta” o “necessaria” per una Psicoterapia o una Consulenza Psicologica. la durata di una terapia si lega ad alcuni fattori che riguardano: la natura della problematicità portata dal cliente, la definizione di “benessere” e quindi dell’obiettivo terapeutico che è stato concordato, gli effetti che le sedute nel corso del tempo avranno sulla vita del cliente. Non è raro che un percorso terapeutico assuma la forma di un supporto mirato ad una specifica criticità situazionale: in questo caso si può ottenere un buon risultato nel giro di poche sedute. Altre persone portano malesseri che coinvolgono modalità di funzionamento più radicate e quindi richiedono un percorso più profondo e ponderato.

Quali sono i campanelli d’allarme per rivolgermi ad uno psicologo?

Capita talvolta di trovarsi in un momento di vita delicato in cui occorre prendere delle decisioni importanti e che mettono  in difficoltà. Dopo tanti anni di malessere e di sensazioni sgradevoli di incomprensione  con gli altri e con se stessi, si decide di voler “andar a fondo” e guardarsi dentro per capire meglio come si “funziona”. Separarsi da una persona cara, subire la perdita di un caro, sono momenti in cui si ha la sensazione di perdere i riferimenti. Un’opportunità di lavoro o una sfida accattivante all’orizzonte: è bene affrontarla adottando le strategie migliori in relazione al tipo di competenze e caratteristiche personali.

 

 

 

 

 
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